Convegno FIDSPA

Amministratore

22 Maggio 2015

Sono disponibili le presentazioni dei relatori del convegno FIDSPA:
 

“Quote latte addio: quale futuro per il settore bovino?”

tenutosi al Real Orto Botanico di Napoli il 13 maggio u.s.

Per scaricare clicca qui
 
Fabian Capitanio – Quali scenari per la sostenibilità economica post-quota della zootecnia da latte?
Roberto Napolano – I prodotti lattiero-caseari nelle filiere corte: criticità e potenzialità della consulenza aziendale nell’ambito del nuovo PSR
Paola Santi – Azienda Biodinamica Di Vaira
 
QUOTE LATTE ADDIO!
 
Gli studenti della Federico II grazie alla collaborazione di ODAF Campania e FIDSPA promuovono un seminario di orientamento sulle prospettive future del settore bovino da latte
 
di R. Napolano
 
Lo scorso 13 maggio, nell’ambito dei corsi di laurea in Produzioni animali e in Medicina veterinaria dell’Università Federico II di Napoli, i rappresentanti degli studenti hanno organizzato – in collaborazione con la Federazione campana degli Ordini degli agronomi e forestali e la presidenza nazionale FIDSPA (Associazione dei laureati in produzioni animali) – un seminario in concomitanza dell’abolizione del regime di quote per il settore bovino da latte. Lo scottante tema è stato affrontato grazie al coinvolgimento e all’intervento di docenti universitari di economia agraria e di zootecnica, di dottori agronomi e di allevatori.
Al seguito dei saluti e delle relazioni introduttive a cura dei coordinatori dei corsi di laurea del dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali e dei dottori agronomi rappresentanti degli Ordini e delle associazioni, si è entrato nel vivo del seminario. Dai metodi di produzione alternativi come quelli dell’agrozootecnia biodinamica, agli scenari circa la sostenibilità economica nel post-quote, fino ad evidenziare le potenzialità e le criticità nelle filiere corte lattiero-casearie.
Si è sottolineato come, dal 1984 ad oggi, il patrimonio di bovini da latte si sia sensibilmente ridotto, ma soprattutto si è enfatizzata la scomparsa di migliaia di aziende nell’arco di questi trent’anni. Perdite in termini di capi, ma soprattutto di biodiversità. Nel Paese con il maggior numero di formaggi al mondo (circa 400) si è andata sempre più riducendo la variabilità di termini di razze e di tipi genetici autoctoni. Grande incertezza, anche tra gli studenti, alla luce di questi dati. Tuttavia l’esistenza di modelli produttivi vincenti e alternativi, svincolati dalla dinamiche della mera concorrenza sul fronte del costo di produzione del latte, hanno nuovamente animato l’interesse di quelli che saranno i futuri operatori del settore.
Tecnici e produttori hanno messo in evidenza che spesso le autorità sanitarie competenti in materia di igiene non sempre riescono a comprendere l’importanza di preservare l’artigianalità dei prodotti. Fattore distintivo determinante per la sopravvivenza e per garantire valore aggiunto al latte. Auspicabile un ruolo più incisivo del settore agricoltura dell’Amministrazione regionale e degli agronomi zootecnici nelle tematiche a carattere igienico circa la produzione degli alimenti di origine animale.
Nutrita anche la presenza di funzionari del settore agricoltura della Regione Campana. Molti i commenti a carattere tecnico circa l’evoluzione della PAC e la nuova programmazione dei PSR a cura del moderatore. Un ruolo molto importante viene riconosciuto, in ambito comunitario, alle OP (organizzazioni dei produttori) e notevoli opportunità potrebbero scaturire dalla formazione (gratuita) a cui potranno accedere gli allevatori e dalle azioni di consulenza aziendale. Consulenza di elevata specializzazione (ci sia augura)  e connotata da contenuti tecnici che possano contribuire ad accompagnare in un percorso di crescita gli allevatori di bovini che intendono cimentarsi in altre produzioni, come il biologico, la trasformazione e la vendita diretta, la multifunzionalità.
Al termine delle relazioni le conclusioni del Direttore di dipartimento, prof. Zicarelli, e l’intervento non programmato del prof. Francesco De Stefano (già ordinario di Economia e politica agraria della scuola di Rossi-Doria) hanno puntualizzato come determinati esempi virtuosi di realtà produttive purtroppo non sempre sono replicabili.
Contributo decisivo è stato quello fornito da alcuni allevatori provenienti dal Molise e dall’Abruzzo, aziende agricole d’eccellenza produttrici di formidabili formaggi “a latte “ che riescono a spuntare dei soddisfacenti prezzi di vendita e a trovare un’ottima collocazione di mercato, che non è solo locale.
Testimonianze preziose per gli studenti e per i tecnici di oggi e di domani.
 
Roberto Napolano  docente a contratto di economia rurale – consigliere ODAF Caserta e presidente nazionale FIDSPA

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