Agronomi della Campania: avanti tutta!

di Walter Nardone
Nella settimana appena conclusa, gli Ordini della Campania sono stati particolarmente attivi nell’organizzare una serie di eventi di tipo tecnico-istituzionale, quelli di Salerno (14 Dicembre) e Benevento (18 Dicembre) in collaborazione con l’I.N.U. – Sezione Campania, e professionale-istituzionale, quello di Caserta (19 Dicembre) in cui chiamati a relazionare sono stati i vertici regionali rappresentati dal Direttore generale Avv. Filippo Diasco.
I Dottori Agronomi e i Dottori Forestali della Campania affilano le armi ed escono dal guscio!
Basta lamentarsi dobbiamo essere protagonisti!
Sarà la crisi, l’invasione delle altre professioni, l’atteggiamento sempre più invadente e poco collaborativo delle associazioni professionali, ormai la misura è colma!
Come concordato dai Presidenti provinciali in seno all’ultimo consiglio di Federazione, tenutosi a Caserta il 3 Dicembre u.s., inizierà una fase di “marcatura” stretta dell’ente Regione nostro interlocutore istituzionale. I primi risultati si sono già visti nel corso dell’incontro del 19 Dicembre, quando il Dott. Martinangelo, consigliere del Ministro Martina e collaboratore del Presidente Regionale De Luca, ha dichiarato pubblicamente che la Regione provvederà ad aggiustare quell’errore di non aver inserito la nostra categoria tra i componenti del tavolo di accompagnamento all’agricoltura, all’agroindustria ed allo sviluppo rurale denominato “EUAGRI”.
Sarà, probabilmente, un tavolo troppo affollato e, quindi, con il rischio reale di essere poco costruttivo, ma certamente la nostra assenza, l’assenza dei tecnici agricoli più titolati, era grave: significava, al di là di tutto, continuare a perpetrare gli errori del passato.
Ma gli Agronomi, non per presunzione, pretendono di più e lo stesso Martinangelo ha confermato quanto già preannunciato in un incontro tenuto con i vertici della Federazione qualche mese fa a Napoli, di aver suggerito la costituzione di un tavolo ristretto in cui potremo, finalmente, dare un contributo reale, fattivo già in occasione della prima revisione dei P.S.R. Campania 2014-2020.
L’ultimo, accorato, invito del Dott. Martinangelo è stato quello di sfruttare tutte le forme di finanziamento, a non limitarsi ai P.S.R., ma utilizzare anche i fondi ISMEA, sfruttare il credito d’imposta, favorire la costituzione delle reti di impresa.
Come ben saprete, nella due giorni di Benevento e Caserta, ospite d’onore è stato il nostro Presidente CONAF e WAA Andrea Sisti.
Il Presidente ha una visione della nostra professione molto ampia: ritiene che è necessario innovare le imprese, ma anche il modo di fare professione. L’Agronomo costruttore di cibo, ad esempio, deve essere in grado di trasformare il significato di produzione alimentare: da semplice soddisfacimento di un fabbisogno alimentare, a etica, sicurezza, sanità.
Il mondo agronomico, quindi, è chiamato a dare delle nuove risposte e trasmettere, tramite la consulenza aziendale, informazioni agli imprenditori agricoli.
E visto che il nostro P.S.R., frutto di una scarsa o nulla concertazione, e approvato sul fil di lana, manca di “un’anima”, sarà compito nostro interpretarlo correttamente, riempire di contenuti i progetti, al fine di dare una nuova identità ai territori.
Altra considerazione ha riguardato il cosiddetto “verde urbano” un termine troppo generico che consente di essere utilizzato in maniera indifferenziata da tutte le professioni, e allora? Iniziamo ad utilizzare il termine di “arboricoltura urbana”, di “agronomia urbana”, ritagliamoci degli spazi nostri.
E’ innegabile l’enfasi del nostro Presidente Sisti, a cui riconosciamo una capacità di “incoraggiamento” enorme.
Ora tocca a noi tutti, non solo dirigenti ordinistici, rimboccarci le maniche per innovare la professione, segnalare tutte le anomalie che riscontriamo nella gestione dei vari Enti o Amministrazioni (incarichi assegnati o bandi aperti escludendo, ingiustamente, la nostra categoria), cercare di entrare a far parte di commissioni per il paesaggio o similari facendo sentire la nostra voce, perché ormai è partita una nuova fase, forse anche grazie all’Expo, in cui gli Agronomi e i Forestali, confermano la volontà di essere protagonisti.
Per proseguire su questa strada, però, sarà necessario non abbassare mai la guardia! Essere sempre vigili e costituire una vera e propria rete di professionisti in cui si scambiano idee, informazioni, abbandonando quei personalismi che, a tutti i livelli, non portano a nessun vantaggio per la categoria.