Intervista alla Dottoressa Rosanna Zari, Vice Presidente del CONAF

Amministratore

6 Luglio 2015

di Walter Nardone
 
Dottoressa Zari, il 2015, è stato dichiarato “Anno Internazionale del Suolo”, ed è l’anno dell’Esposizione Universale di Milano il cui tema è: Nutrire il pianeta. Energia per la vita. Dati gli argomenti ed il nostro diretto coinvolgimento come professione, probabilmente, si sarebbe potuto dichiarare anche “anno dell’Agronomo”?
 
Direi senz’altro di sì e stiamo lavorando perché la nostra Professione abbia a livello mondiale il giusto riconoscimento. La scelta di partecipare ad EXPO risponde a questa precisa esigenza, abbiamo ritenuto indispensabile, ed i fatti ci stanno dando ragione, partecipare prima come componenti della Società Civile e poi come parte attiva anche per la costruzione del padiglione, solo così è stato possibile essere riconosciuti come i portatori di idee al dibattito universale che gira intorno alla produzione alimentare. Siamo oramai il punto di riferimento per chi cerca informazioni e contenuti veri sui temi di agricoltura, biodiversità, cambiamenti climatici. In particolare ha suscitato interesse nella stampa e nei media in generale, il nostro progetto di costruzione degli itinerari attraverso la scelta di padiglioni secondo precisi temi declinati per ciascun continente.
 
A poco più di un mese dall’inaugurazione del Padiglione WAA-CONAF presso l’Expo, è possibile tracciare un primo bilancio delle visite e delle attività svolte?
 
Direi senz’altro un bilancio positivo, l’affluenza al padiglione aumenta di giorno in giorno seguendo l’andamento più generale delle visite in EXPO. Importantissimo il ruolo dei volontari che, quotidianamente, sono impegnati per la gestione del padiglione accompagnando i visitatori alla scoperta dei contenuti che, seppure esposti in un linguaggio semplice, sono senz’altro meglio comprensibili sotto la guida di un professionista. Inoltre ogni giovedì dalle 17:00 alle 19:00 in diretta streaming dal sito http://expo.worldagronomistsassociation.org (o semplicemente da www.conaf.it)  c’è un evento programmato in cui si esamina un modello di fattoria per alcune tipologie di produzione e per ciascun continente, i risultati di questi seminari andranno a comporre il documento finale “la carta dell’Agronomo” che sarà presentato durante il VI congresso mondiale programmato in EXPO al 14-18 settembre 2015.
 
La Federazione Campana, ben conscia del forte impegno economico che il CONAF ha dovuto sostenere per realizzare e sviluppare le varie manifestazioni nell’ambito del padiglione, ha pensato di partecipare dal 9 al 13 Luglio, presentando l’attività dell’Agronomo nella nostra regione con il seguente tema: “Produzioni ecosostenibili: le esperienze campane”. Qual’è stata la risposta da parte delle altre Federazioni regionali o Ordini territoriali?
 
Dopo una iniziale e timida risposta, adesso, di fatto, abbiamo la presenza nei vari periodi di quasi tutte le federazioni con varie tipologie di partecipazione come l’ acquisto degli spazi espositivi per una o due settimane, l’utilizzo della FarmLab per la realizzazione di incontri e seminari ed anche  i singoli ordini hanno programmato la loro partecipazione. Posso affermare che si è compreso come  non esserci significa perdere un’occasione unica ed irripetibile di fare conoscere le peculiarità di questa professione. Nel sito espositivo l’afflusso dei visitatori si è attestato in oltre le 250.000 unità giornaliere e credo che nessuna altra manifestazione in Italia abbia registrato, ad oggi,  tanta affluenza.
 
Le attività di comunicazione svolte negli ultimi anni, la partecipazione attiva alla Rete delle professioni Tecniche, hanno permesso di far conoscere le competenze e la professionalità degli agronomi. In passato, infatti, la figura dell’agronomo era poco nota ai più e spesso confusa con altre categorie professionali…..
 
Devo dire che quella della comunicazione è la mission del Consiglio nazionale e la mia personale che cerco di portare avanti al meglio con numerosi strumenti messi in campo, in parte già avviati  tipo AF e sito, altri creati ex novo proprio da questo consiglio nazionale a partire dal 2008. Infatti il sito arricchito del servizio agli iscritti è un utile strumento per avere le informazioni e strumenti per la professione (vedi la sez. servizi agli iscritti in area riservata), oppure il notiziario settimanale in cui evidenziamo le novità normative della settimana, ma poi i singoli siti per i congressi, il programma di coltiva@laprofessione, e da un paio d’anni anche i social network Twitter, Facebook e YouTube,  che hanno davvero avuto un’impennata notevole con la nostra partecipazione ad EXPO.
 
A questo punto, secondo Lei, dopo questa attività di informazione, non sarebbe necessario mettere in campo la stessa tenacia per difendere le nostre specifiche competenze dall’invasione effettuata da altri professionisti senza scrupolo? E, probabilmente, non sarebbe auspicabile anche vigilare di più sui bandi pubblicati dalle varie Amministrazioni e sull’attività legislativa dello Stato?
 
La difesa della professione è prerogativa dei singoli ordini provinciali, ma certamente le azioni politiche e di monitoraggio dei provvedimenti normativi, che a volte in modo furbesco sono introdotti nei vari progetti e disegni di legge, decreti ecc. per acquisire nuove competenze sono un’attività che il Consiglio Nazionale segue costantemente. Abbiamo ad esempio un servizio preciso di monitoraggio dei bandi pubblici che ci segnala quelli anomali su cui interveniamo quasi sempre in sinergia con l’Ordine territoriale competente attraverso il nostro ufficio legale.  D’altra parte occorre anche prendere atto come nella globalizzazione generale e soprattutto con i rapidi cambiamenti a cui è soggetta la nostra economia, occorra sempre di più approcciarsi al lavoro dell’agronomo e del forestale in modo multidisciplinare. Ecco quindi la nostra partecipazione attiva alla associazione delle professioni tecniche RPT, di cui il CONAF è uno dei fondatori.
 
Un’ultima domanda: il mondo agricolo e tutto ciò che vi ruota attorno, è, in genere, più tradizionalista rispetto gli altri settori dell’economia. Le figure tecniche, gli imprenditori, i rappresentanti delle Associazioni, sono prevalentemente di sesso maschile. Se e quali difficoltà ha incontrato e quali consigli darebbe alle giovani colleghe, per poter emergere, come Lei, in una professione complessa, dinamica, ma allo stesso tempo stimolante come quella dell’Agronomo?
 
Tre parole: studio, perseveranza, determinazione.  Il tema delle donne nella Professione è uno degli argomenti di cui mi sono occupata fin dalla mia prima elezione al consiglio nazionale. Anche io ho avuto non poche difficoltà ad affermarmi come libero professionista, ma devo dire che lavorare bene e fornire prestazioni professionali di qualità è il vero segreto del successo; altra cosa è il mondo ordinistico, dove ottenere una rappresentanza di genere proporzionata al numero degli iscritti è un obiettivo importante che intanto come CONAF abbiamo inserito nel regolamento dei consigli di disciplina e allo stesso modo abbiamo fatto inserire anche nella proposta di modifica del DPR 169/2015 relativa al nostro sistema elettorale presentata dalla RPT al Ministero della Giustizia. Ma soprattutto occorre da parte delle Colleghe la presa di coscienza del valore e delle peculiarità che questa professione ci riserva e delle opportunità che, a volte, sono maggiori di quelle degli uomini. Abbiamo comunque una commissione Pari opportunità con cui cerchiamo di portare avanti proposte concrete  e tangibili per le nostre Iscritte. A questo proposito auspico che anche l’EPAP adotti politiche specifiche per l’assistenza e la previdenza “al femminile”.
 

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