Gli Agronomi, il miglioramento delle produzioni e l'innovazione

Amministratore

26 Gennaio 2016

di Walter Nardone
 
Entro il 2050, secondo delle stime effettuate dalla F.A.O., la richiesta di produzioni alimentari, a livello mondiale, crescerà del 70%.
Nel corso dei secoli ed, in particolare, dalla rivoluzione industriale in poi, il maggior fabbisogno alimentare è stato soddisfatto attraverso un incremento delle produzioni sottoponendo l’ambiente e le risorse naturali, ad una forte pressione. Il risultato?  Suoli le cui caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche sono state deteriorate in maniera più o meno irreversibile e soggetti all’erosione, inquinamento da nitrati, ecosistemi danneggiati o scomparsi, riduzione della presenza di uccelli e insetti.
Se, però, si continuano ad aumentare le produzioni senza passare ad una gestione più sostenibile delle risorse naturali e dell’ambiente, il rischio di un disastro ambientale sarà certo!
E’ necessario un lavoro di squadra in cui tutti gli attori della società, facciano la loro parte: gli agricoltori, i tecnici, le persone comuni, il mondo della ricerca.
Alla base di tutto occorre un aumento del grado culturale degli imprenditori agricoli, delle Organizzazioni Professionali, delle Istituzioni, dell’industria dei mezzi tecnici.
Un grande sforzo deve essere fatto dall’Università che deve ricercare la “ricetta” per “produrre di più con meno”.
Le innovazioni che chiediamo al mondo universitario sono volte proprio verso un miglioramento quali-quantitativo delle produzioni, nel pieno rispetto dell’ambiente.
La ricerca non può rimanere fine a sé stessa, ma deve essere trasferita alle aziende!
Da qui la necessità di uno stretto legame tra ricerca e professione e noi professionisti saremo l’anello di congiunzione tra mondo della ricerca e mondo della produzione.
La volontà, da parte della Federazione Regionale, di organizzare nell’anno 2016, presso il Dipartimento di Agraria di Portici, l’Agronomist Day, intende sottolineare tale consapevolezza.
I Dottori Agronomi e i Dottori Forestali della Campania ritengono di poter essere protagonisti di questa “nuova” fase del settore primario e, anche tramite i prossimi bandi del PSR Campania 2014 – 2020, cercheranno di rendersi promotori di iniziative innovative.
Innovare, ovviamente, non significa abbandonare le produzioni tipiche o le tradizioni: l’innovazione può riguardare una qualsiasi delle fasi della produzione, distribuzione, commercio e, comunque, la sostenibilità ambientale ed economica del settore agroalimentare passa anche attraverso la coesistenza di una agricoltura dei grandi numeri, destinata alla GDO, con una più locale o di nicchia e con una più capillare diffusione dei marchi di qualità.
Infine vorrei ricordare che l’O.N.U. ha dichiarato il 2016 “Anno Internazionale dei legumi”.
Le leguminose, per anni, sono state considerate un po’ come la “Cenerentola” delle specie vegetali, pur riconoscendo loro diversi caratteri positivi:
di tipo nutrizionale (elevato contenuto in proteine);
di miglioramento delle proprietà del suolo;
di salvaguardia dei redditi delle popolazioni rurali.
Esse, inoltre, potrebbero avere nel prossimo futuro un ruolo importante per lo sviluppo delle aree interne: conservazione della biodiversità, ma anche riduzione dei fenomeni di spopolamento.
La riscoperta di specie quali le cicerchie, o di ecotipi locali di fagioli, ceci, lenticchie servono ad attivare una serie di azioni che abbracciano il settore agroalimentare ed il turismo. Si potrà favorire, di conseguenza, un rafforzamento del binomio cibo-territorio che, associato ad una accorta pianificazione degli interventi di tipo strutturale, serviranno ad attirare investitori con benefici per tutta la collettività.
Concludo ringraziando il collega Salvatore Faugno, Docente di Meccanica e Meccanizzazione presso il Dipartimento di Agraria di Portici, che ci ha inviato un contributo sulla “Gestione agronomica del suolo con macchine per sod seeding” e che, ci auguriamo, possa essere un primo solco di quella fattiva e necessaria collaborazione tra mondo universitario e professioni.
Questo contributo, così come tutti gli altri che riceveremo in seguito, verranno inseriti in una apposita sezione del portale della Federazione denominata “.it Informazioni Tecniche”.
 

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