Intervista al Dott. Agr. Antonio Gaetano Carrano

Amministratore

15 Luglio 2016

di Raffaele Pagano, ODAF Salerno
 

Qual è stato il tuo percorso di studi?

Mi sono diplomato presso l’I.P.S.A.A. di Salerno nel 1997 e laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie vecchio ordinamento il 25/03/2010 presso la Facoltà di Agraria di Portici (NA) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dopo l’abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo, nel 2014, mi sono iscritto all’ODAF di Salerno.

La tua attività lavorativa non è solo di tipo professionale……

E’ vero. Sin dal 1997 gestisco un’azienda agricola familiare ad ordinamento colturale agrumicolo, viticolo e olivicolo.

La mia azienda, in particolare, produce limoni della varietà autoctona “Sfusato Amalfitano”, limone I. G. P. Costa d’Amalfi.

Per il settore viticolo, produciamo uva bianca dei vitigni Biancolella e Falanghina, mentre l’uva rossa appartiene ai vitigni Piedirosso e Aglianico. I vigneti sono regolarmente iscritti alla D.O.C. Costa d’Amalfi.

Per il settore olivicolo coltiviamo olive di varietà Rotondella destinate alla produzione di olio extra-vergine.

Mentre, per quanto riguarda la professione, di cosa ti occupi?

Dal 1997 esercito l’attività di “consulente di campo” per le coltivazioni tipiche della Costiera Amalfitana.

Dal 2010 collaboro, come consulente, presso le Cantine Marisa Cuomo di Furore (SA).

Nel 2014 sono stato assunto come tecnico presso la Società Cooperativa Agricola “Vigne Spericolate” prima conferitrice delle Cantine Marisa Cuomo.

Quale ruolo potrebbe avere l’Agronomo nello sviluppo dell’area Amalfitana?

Oggi, credo, che la professione di Agronomo, in un territorio come la Costiera Amalfitana, sia di una importanza fondamentale. Potrebbe avere un ruolo determinante nello sviluppo qualitativo delle produzioni tipiche del territorio. Tali produzioni, come ad esempio il limone “Sfusato Amalfitano”, oggi più di ieri, stanno caratterizzando fortemente questo territorio e determinando, quindi, una crescita economica che non è più legata solo al turismo, ma anche alla produzione di eccellenze agroalimentari. Così come, negli ultimi anni, sta prendendo sempre più piede  una forma di turismo eno-gastronomico che sta facendo rinascere quelle zone marginali.

Il ruolo dell’Agronomo, quindi, diviene fondamentale: gli imprenditori agricoli non devono “produrre e basta”, ma è necessario che le produzioni rispondano a standard qualitativi che prima si trascuravano.

Consiglieresti ad un giovane di intraprendere la nostra professione?

Certamente perchè ritengo che il nostro sia il lavoro più bello che possa esistere. Del resto, a contatto della natura, mi dà soddisfazioni giorno per giorno.

Cosa pensi della struttura ordinistica?

L’iscrizione all’Ordine, per un professionista, è fondamentale: in tal modo sono assicurati gli aggiornamenti legislativi, la formazione permanente e la possibilità di tutelare la nostra professione da ingerenze da parte di altre categorie.

 

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