Intervista a Marco Valerio Del Grosso

Amministratore

22 Maggio 2015

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Anna Rufolo intervista Marco Valerio Del Grosso, dottore agronomo iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Salerno, esperto in difesa integrata/biologica e nutrizione vegetale. Presidente Società professionale Sintonia stp; Presidente Associazione Nazionale Tecnici Specialisti in Agricoltura Antesia; membro Accademia dei Georgofili
marcovalerio@delgrosso.info
 
La tua esperienza professionale: dall’inizio della carriera alla attuale posizione di consulente.
Ho cominciato prima della laurea con una lunga gavetta su aspetti nutrizionali e prove varietali in campo in un vivaio della Piana del Sele, dove un agronomo di lunga esperienza mi ha guidato e formato. Concluso il percorso di studi già avevo chiaro il mio obiettivo professionale: rimanere nel settore delle produzioni orticole in coltura protetta, dalla semina in vivaio alla raccolta. Dopo pochi anni, insieme ad alcuni imprenditori agricoli, ho aperto un laboratorio di analisi: questa esperienza professionale mi ha aiutato ad approfondire in prima persona gli aspetti analitici consentendomi di “leggere” e interpretare le analisi di suolo ed acqua. La progressiva acquisizione di competenze nel campo delle chimica agraria mi ha supportato nell’attività di consulente su aspetti nutrizionali e di difesa. Ancora oggi continuo ad occuparmi di produzioni vivaistiche, dal Veneto alla Sicilia, e di produzioni orticole, prevalentemente in coltura protetta, in Italia, Asia e Africa.
 
Come si è evoluta negli anni l’attività di assistenza del dottore agronomo ad aziende orticole altamente specializzate?
Quando ho cominciato ad esercitare la professione pochissime aziende si avvalevano di un proprio tecnico aziendale o di un consulente esterno. Ci si affidava per lo più ai tecnici delle ditte farmaceutiche. Oggi, soprattutto in zone a produzioni specializzate come gli ortaggi della quarta gamma nella Piana del Sele, con clienti esigenti in termini di qualità e sicurezza e igiene alimentare e con rigorosi standard, un’azienda ordinaria che vuole competere con mercati nazionali e internazionali, ha bisogno di uno o più agronomi dipendenti e/o di un agronomo consulente che seguano la produzione in tutti i suoi aspetti sia tecnici sia documentali.
 
La consulenza del dottore agronomo alle aziende specializzate ad agricoltura intensiva in termini di produttività e sostenibilità ambientale; quale futuro?
Conciliare produttività e sostenibilità è la sfida dell’agricoltura odierna. L’agronomo con le proprie conoscenze, che spaziano dall’agronomia all’economia, dalla difesa fitosanitaria all’ecologia, può assistere i produttori durante il processo produttivo a 360 e portare innovazioni continue per affrontare questa sfida.
 
Quali sono le prospettive future per l'”agronomo di campo”?
Diversamente da come ci si può immaginare, l’agronomo “di campo” in questo momento di crisi economica globale, è più richiesto dalle aziende agricole, perché devono produrre meglio e con meno spese. L’ottimizzazione del processo produttivo deve essere affidata ad un tecnico agronomo esperto: non è più sufficiente affidarsi a persone non del settore o poco competenti. Le aziende agricole cercano continuamente agronomi guidati principalmente dalla passione per il proprio lavoro e dalla curiosità.
 
La tua esperienza con la società professionale: quali benefici e opportunità?
Nel 2014 ho fondato insieme ad altri 11 colleghi la società Sintonia STP, prima società professionale di soli agronomi in Italia. Avere in unico nucleo figure con specializzazioni ed esperienze “colturali” diverse, presenti in quasi tutto il territorio nazionale, consente di affacciarsi in mercati nuovi ed internazionali e di assistere le aziende con ordinamenti produttivi ed esigenze differenti. Avere le stesse competenze tecniche di base ma esperienze colturali diverse, oltre alla reciproca fiducia, permette uno scambio continuo e proficuo di informazioni tecniche (e non solo) utili per la crescita professionale di ogni singolo socio.
 
Quanto conta, per la qualità del tuo lavoro, l’aggiornamento tecnico?
Fondamentale aggiornarsi continuamente e in tempo reale per poter dare risposte immediate ai clienti. Consiglio la consultazione costante di riviste del settore, non solo italiane, l’abbonamento a newsletter e l’iscrizione ad associazioni scientifiche. La partecipazione a corsi di formazione con docenti qualificati consente di mantenersi sempre al passo coi tempi. Inoltre la formazione che io stesso svolgo con giovani colleghi rappresenta un momento di aggiornamento: spesso insoliti quesiti o osservazioni puntuali che loro propongono, sono un’occasione per migliorarsi.

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