Intervista al Presidente Serafino Ranauro

Amministratore

22 Maggio 2015

Intervista al Presidente della Federazione Regionale Serafino Ranauro
a cura di Massimo Palladino
 
 
Presidente, ad un anno dall’insediamento, qual è il bilancio delle attività svolte?
Grazie alla collaborazione e sintonia di intenti tra i Presidenti dei singoli Ordini Provinciali, negli ultimi anni l’Attività della Federazione Regionale Campania dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali si è intensificata sia per le novità introdotte con la riforma delle professioni (formazione continua, assicurazione professionale, consiglio di disciplina, ecc.) e sia per la frequenza dei rapporti con gli Enti Pubblici ed in particolare con l’Assessorato Regionale all’Agricoltura e gli altri Uffici periferici che costituiscono i principali riferimenti professionali dei nostri iscritti. Nell’ultimo anno, in particolare, oltre ad espletare le ordinarie funzioni di rappresentanza, di coordinamento tra gli Ordini provinciali e di tutela della categoria sono stati avviati importanti iniziative per promuovere una qualificata e costante attività di formazione agli iscritti. Oltre ad organizzare e patrocinare seminari di aggiornamento su tematiche di rilevante interesse per la categoria quali la pianificazione territoriale, sviluppo aree interne, sicurezza e frodi alimentari, forestazione, è stata definita una convenzione con l’INU ( Istituto Nazionale Urbanistica) ed è stato recentemente attivato il sito web della Federazione.
In che cosa la Federazione può ancora migliorare?
Nonostante l’intensa e positiva attività avviata e i risultati conseguiti ci sono ancora margini di miglioramento per espletare al meglio le funzioni attribuite alla Federazione Regionale. I rapporti e l’interlocuzione con gli Enti Pubblici di riferimento della nostra professione possono essere migliorati con una costante presenza e attenzione nel partecipare, sia pure a fini consultivi e nel rispetto dei ruoli istituzionali, alle scelte tecniche più che politiche dello sviluppo rurale. La categoria pur essendo presente in tutti i tavoli di concertazione dei lavori dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, compreso il tavolo verde ristretto per il PSR, può e deve essere ascoltata in quanto referenziata e con conoscenze dirette delle problematiche delle imprese agricole e del territorio rurale. Sarebbe auspicabile essere presenti anche presso tutti gli altri Enti che operano in ambiti professionali di nostra competenza; mi riferisco, per esempio, all’ambito sanitario preposto al controllo delle produzioni agroalimentari o all’ambito delle commissioni urbanistiche per la pianificazione territoriale.
In quali ambiti, quindi, dovremmo salvaguardare maggiormente la nostra professione?
Le nostre competenze professionali sono molto vaste ma comunque tutte legate al settore primario e agli ambiti direttamente connessi alla operatività delle imprese agricole e allo sviluppo del territorio rurale. Vi sono alcuni ambiti quale quello delle coltivazioni e difesa delle produzioni agricole zootecniche e forestali di Nostra specifica competenza mentre vi sono alcuni ambiti quali quelli della sicurezza alimentare e della difesa del territorio per i quali, pur consapevoli di non poter esercitare la Nostra professione in via esclusiva, dobbiamo saper imporre il nostro ruolo e le Nostre competenze al riguardo, evitando che altre professionalità possano impropriamente occupare il “Nostro campo”.
Quali potrebbero essere i nuovi sbocchi occupazionali per i giovani?
Pur essendo una professione antica le competenze del Dottore Agronomo e del Dottore Forestale sono più che mai attuali nella misura in cui la categoria saprà essere attenta alle esigenze dell’utenza, alle evoluzioni del mercato e alle innovazioni tecnologiche del settore. I giovani devono sapersi imporre quali “consulenti del territorio”; non sarà più sufficiente soddisfare le richieste del singolo imprenditore agricolo o della singola Amministrazione comunale ma essere propositivi e apportatori di nuove idee che possano effettivamente garantire una migliore competitività delle imprese agricole, magari in forma associata, e lo sviluppo di quelle attività integrative che possono favorire la permanenza della popolazione nelle aree rurali. I giovani professionisti devono acquisire loro stessi, e far acquisire all’utenza, mentalità collaborativa sviluppando forme di competenze e attività aggregate. Pertanto i settori del Marketing agroalimentare e del Marketing territoriale, direttamente connessi allo sviluppo del turismo rurale, potranno sicuramente offrire nuovi sbocchi professionali per i giovani iscritti.
Presidente, sappiamo dell’importanza della Formazione, crede che la costituzione della Fondazione sia un passaggio necessario o si poteva fare a meno di tale Ente?
Sappiamo tutti che la preparazione Universitaria trasmette delle conoscenze di base, in genere senza competenze specifiche, e sicuramente l’aver superato l’esame di abilitazione non è sufficiente per essere pronti ad affrontare le difficoltà della libera professione. Opportuni tirocini – formazione, per i più giovani, e attività di aggiornamento professionale, per tutti gli iscritti, sono pertanto fondamentali. Ritengo che l’attività di formazione continua debba essere svolta a tutti e tre i livelli possibili: provinciale, regionale e nazionale in funzione delle tematiche da trattare; a livello provinciale è stata avviata da circa quattro anni , a livello regionale è stata avviata negli ultimi due e da quest’anno dovrebbe partire anche l’attività della Fondazione dell’Alta Scuola di Formazione istituita dal Conaf. La finalità e gli obiettivi sono sicuramente condivisibili tanto che la Federazione della Campania ha prontamente aderito alla sua costituzione, alcune tematiche di rilevanza nazionale è opportuno che vengano trattati da esperti qualificati che possono offrire agli stessi giovani elevate competenze e specializzazioni professionali.
Il 1° Maggio 2015 è stata inaugurata l’Esposizione Universale di Milano, come si sta preparando la Federazione all’evento?
Il CONAF ha creduto e investito importanti risorse in termini economici e di tempo per la partecipazione all’Expo di Milano tanto che è l’unica categoria di professionisti ad impegnare un lotto di 600 mq all’interno dell’area espositiva. La Federazione ha prenotato uno spazio di circa 26 mq da gestire nel periodo 9-13 luglio nell’ambito del padiglione WAA-CONAF “La fattoria globale del futuro 2.0”. Sarà sicuramente un’opportunità per presentare non solo esperienze e innovazioni qualificate della professione dell’Agronomo ma anche eccellenze di produzioni agroalimentari a tema: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Ogni iscritto potrà preventivamente proporre, sin da ora, il suo contributo diretto o indiretto per iniziative, progetti, studi, tecniche e tecnologie, prodotti e realtà produttive, ecc. in modo da consentire una partecipazione fattiva della Federazione.
Presidente, qual è il suo parere sul progetto di comunicazione che la Federazione sta avviando?
In sintonia con i contenuti e le novità introdotte con la recente riforma, una buona attività di comunicazione è ormai fondamentale anche per le professioni tecniche e intellettuali. E’ importante non solo far pervenire agli iscritti, in tempo reale, tutte le novità riguardanti la professione e informarli sugli eventi formativi proposti ai vari livelli ma anche nei confronti dell’utenza rendere più visibile l’immagine, le competenze e le attività della Nostra categoria. La creazione di un sito web specifico, l’individuazione di un gruppo di lavoro e di un referente comunicazione della Federazione persegue questi scopi. Anche per questa iniziativa contiamo sulla disponibilità degli iscritti, che potranno offrire il loro costante contributo, per rendere quanto più interessante e dinamico possibile questo importante strumento di comunicazione.
 
 

Articoli simili

Auguri dalla Redazione

Con l'approssimarsi delle ferie legate alle festività natalizie, la Redazione vuole porgere a tutti gli iscritti e a tutti gli Agronomi e Forestali...