Agronomi, Agricoltura ed Expo2015

di Valentina Ferreri
 
Ho avuto l’occasione di visitare EXPO a luglio, durante la mia partecipazione all’evento “Produzioni ecosostenibili: le esperienze campane” organizzato dalla Federazione. A parte il padiglione del WAA CONAF, dove la Federazione campana è intervenuta per cinque giorni mostrando ai numerosi ospiti le capacità professionali e le eccellenze dei nostri variegati territori, mi sono calata nei panni del visitatore per capire come veniva interpretato il tema “nutrire il pianeta” dagli altri Paesi partecipanti all’esposizione.
 
Sono riuscita a visitare circa un terzo dei padiglioni, senza programmare un itinerario preciso ma seguendo l’ispirazione del momento, anche perché Expo è in continuo movimento, un susseguirsi di eventi, rappresentazioni, e ti coinvolge in attività imprevedibili e sorprendenti. Così ho percorso gli itinerari della biodiversità dalle zone aride ai boschi austriaci, ho volato in 3D nei cieli del Kazakhstan e annusato il profumo intenso delle rose ecuadoriane, assaggiato piatti di antichissima tradizione e bevande servite in bar di ghiaccio a -20°C. E ho capito, assorbendo immagini, ritmi, aromi ed emozioni, che in ogni rappresentazione diversa del tema il messaggio di Expo si indirizza verso un obiettivo centrale e riconosciuto universalmente: la necessità, ma soprattutto la voglia di mettere l’agricoltura in primissimo piano. L’agricoltura in tutte le sue forme e i suoi comparti, e il suo sviluppo visto con una rinnovata e importante prospettiva: la sostenibilità. Una sostenibilità che, nel 2015, per essere raggiunta necessita dell’utilizzo di tecniche e tecnologie all’avanguardia, tenendo ben presente che la tradizione di oggi è l’innovazione di ieri.
 
Le riflessioni che possono nascere visitando Expo sono, a mio parere, ottimi spunti per la nostra professione di Agronomo. Mi aspetto, anche grazie al Congresso Mondiale del WAA che inizia proprio oggi, un post-Expo pieno di fermento e di voglia di riformare, pensando a sostenere lo sviluppo rurale con nuovi modelli di consulenza e favorendo l’incremento di spessore della nostra Categoria attribuendole anche il giusto ruolo etico e politico.
 
Noi ci siamo, e ci saremo!